
Weekend in Liechtenstein: cosa sapere sul piccolo Principato alpino
Era in lista da tempo e finalmente abbiamo visitato il Liechtenstein, un microstato ricco di curiosità incastonato nelle Alpi, al confine tra Svizzera e Austria.
Ecco il nostro weekend in Liechtenstein.
Weekend in Liechtenstein
Era da tempo che volevamo visitare il Liechtenstein e quale migliore occasione se non il weekend del trentesimo compleanno di Enrico per andarci?
Un piccolissimo stato indipendente, un principato con 38mila abitanti, un paradiso fiscale nel cuore delle Alpi, nonché il secondo paese più ricco al mondo per PIL pro capite. Questo è il Liechtenstein. A te non incuriosisce? A noi si, molto!
Il viaggio
Come ormai è consuetudine, per raggiungerlo abbiamo utilizzato l’auto ed in poco più di 6 ore siamo arrivati a destinazione. Partendo da Treviso abbiamo fatto il giro per Milano e, dopo aver attraversato la Svizzera (così abbiamo sfruttato una seconda volta la vignetta per le sue autostrade, dopo esserci stati per il weekend in Alsazia), abbiamo voluto varcare il confine in una strada secondaria, non in autostrada, per poterci godere di più il momento e avere una vista migliore.

Con la sua superficie di 160 kmq, le tempistiche per girare il Liechtenstein sono molto brevi. Così dopo aver attraversato il confine a Balzers, abbiamo raggiunto il nostro alloggio per il weekend in poco più di 20 minuti. Per l’esattezza ci siamo sistemati a Malbun, al Vögeli Alpenhotel, una struttura tradizionale che in inverno ha anche l’accesso diretto alle piste da sci.
Curiosità sul Liechtenstein
Ma torniamo a noi e alle curiosità riguardanti il microstato, ecco cosa abbiamo scoperto in questo weekend in Liechtenstein:
Economia
Partiamo subito con la cosa più impensabile: la sua economia è basata sulla produzione di dentiere. Si dà il caso, infatti, che questo microstato sia il più grande produttore di denti finti al mondo e che contribuisca con il 20% del mercato mondiale.
Inoltre, come forse saprai, è il secondo paese più ricco al mondo per PIL pro capite e potrai notarlo subito osservando i modelli di auto che percorrono le strade. Questo significa che è tutto molto, molto caro per le nostre tasche. Non esattamente il posto più economico ove passare le vacanze, ma abbiamo voluto fare un sacrificio per poterci togliere la curiosità.

Fondamentalmente da visitare non c’è granché, ma è una meta ideale per chi cerca relax ed escursioni in estate o sci in inverno. In particolare Malbun è famosa come località sciistica e qui alcuni membri della famiglia reale britannica hanno imparato a sciare.
Per quanto riguarda le relazioni internazionali, invece, nel 1923 il Liechtenstein ha stretto degli accordi con la Svizzera, un trattato di unione doganale per cui si attraversa la dogana tra Italia e Svizzera ma non tra Svizzera e Liechtenstein. Inoltre ha adottato il franco svizzero come moneta.
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La famiglia principesca
Il territorio del Liechtenstein, un tempo sotto il dominio del Sacro Romano Impero, venne concesso nel 1714 dall’imperatore alla famiglia principesca tuttora regnate e, 5 anni più tardi, nel 1719, venne elevato a “principato” con il nome “Liechtenstein”, ossia il nome della dinastia dei principi regnanti.
L’indipendenza dal Sacro Romano Impero la ottenne nel 1866, ma solo nel 1938 i principi si trasferirono da Vienna nel principato. In particolare fu Franz Josef II il primo sovrano residente e con la moglie Gina trasformò il paese in un ricco centro finanziario.
Ancora oggi i principi di Liechtenstein vivono nel Castello di Vaduz, probabilmente uno dei simboli del principato, motivo per cui non è visitabile. Solamente un giorno all’anno viene aperto al pubblico, ovvero il 15 agosto giornata di festa nazionale.

E parlando un po’ della dinastia dei Liechtenstein, la linea di successione di questa si rifà ancora oggi alla Legge Salica, per la quale il trono spetta ai figli maschi escludendo completamente le femmine.
Un’altra curiosità sul Liechtenstein riguarda la sua bandiera, blu e rossa con il cappello principesco sulla sinistra. Inizialmente solo blu e rossa, durante le olimpiadi del 1936 si accorsero che era identica a quella di Haiti e per questo motivo è stata poi aggiunta la corona.
Sulle targhe e in alcuni punti del Paese, inoltre, ti salterà all’occhio che la bandiera è spesso accompagnata o sostituita da una gialla e rossa. In questo caso si tratta dei colori dello stemma del Casato di Liechtenstein.
Infine, l’ultima curiosità per questa categoria è l’inno nazionale. Sapevi che è lo stesso inno del Regno Unito? Ci spieghiamo meglio: la musica dell’inno è uguale a God Save the Queen, ma ovviamente le parole cambiano.
Ascolta l’inno del Liechtenstein qui.
Il territorio
Per quanto riguarda il territorio, il Liechtenstein si trova a sud del lago di Costanza e il suo confine occidentale con la Svizzera è tracciato dal fiume Reno. Si tratta dell’unico stato al mondo oltre l’Uzbekistan a non avere doppiamente sbocchi sul mare, cioè confina solo con stati che non hanno sbocchi sul mare.
Come detto il fiume Reno segna il confine con la Svizzera ed è possibile attraversarlo a piedi anche grazie all’ultimo ponte in legno rimasto che attraversa il Reno Alpino: l’Alte Rheinbrücke Vaduz–Sevelen (“Vecchio ponte sul Reno tra Vaduz e Sevelen”).
Qualche riga più su abbiamo riportato la superficie dello stato, che è pari a 160 kmq. Ma sapevi che ha 400 km di sentieri da percorrere? Ecco perché è una meta interessante per gli amanti del trekking.
In ultima vogliamo raccontarti qualcosa sulla capitale, il centro abitato su cui ci siamo concentrati di più durante il nostro weekend in Liechtenstein. Vaduz ha 5000 abitanti, è poco più di un paese di montagna, dove a un km dal palazzo del governo ti trovi in mezzo alle mucche al pascolo, ed è normale che le persone che incontri ti salutino con Hoi, un modo per dirti “ciao, benvenuto”. Ecco, una delle cose che ci ha colpiti di più è la gentilezza dei liechtenstaniani, sempre con il sorriso sulle labbra.

Conclusione
Il nostro weekend in Liechtenstein è durato poco, circa un giorno e mezzo, ma non volendo provare particolari esperienze ci è bastato per capire alcune cose:
- i costi sono talmente elevati che il nostro consiglio è, se non sei un appassionato collezionista di stati, di alloggiare in Austria o Svizzera e visitare i luoghi di interesse del principato in giornata.
- per lo più il turismo nel Paese si basa sulle esperienze all’aria aperta, quindi oltre a visitare i piccoli centri abitati che in realtà non hanno tantissimo da offrire, le attrazioni più gettonate sono le montagne. Perciò escursioni e sci sono i motivi principali per cui visitare il Liechtenstein.
- Non è uno stato imperdibile. È affascinante, sì, ma come scritto qualche riga più in su a meno che tu non sia un appassionato collezionista di stati, un amante delle escursioni o dello sci oppure in cerca di relax e tu abbia un budget alto, non è una meta che ti consigliamo di prendere in considerazione per un weekend (a meno che non venga incluso durante un weekend o viaggio in Austria).
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Detto questo, ci è piaciuto come weekend? Si, molto. Abbiamo scoperto un nuovo minuscolo staterello, con la sua cultura ed i suoi magnifici paesaggi, sentendoci in una realtà a tratti surreale.
Qual è la curiosità che ti ha colpito di più? Ne conosci altre? Scrivile nei commenti.
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