Da Treviso a Jesolo in bici
Siamo partiti dal Prato della Fiera in sella alle e-bike che Treviso.bike, la nuova realtà di noleggio biciclette lungo la Restera, ci ha riservato per l’intera giornata. Da qui abbiamo percorso l’Alzaia del Sile fino alla centrale elettrica, la strada usata anticamente dai buoi per trainare i barconi che percorrevano il fiume.
Oggi questa via, di cui abbiamo parlato in un articolo dedicato al Sile, è il luogo prediletto dai trevigiani per fare due passi o correre in tutta tranquillità, nonché l’ultimo tratto della ciclabile Monaco-Venezia.
Arrivati alla centrale, una volta attraversato il ponte e svoltato a sinistra, si arriva alla curva successiva, dove, senza seguire la strada principale ma svoltando ancora a sinistra, si arriva al Cimitero dei Burci (anche di quest’ultimo abbiamo parlato nel nostro articolo dedicato al Sile).
Questo tratto molto bello, che in parte si percorre sopra l’acqua grazie ad una passerella in legno, va fatto con le bici a mano, ci raccomandiamo!
In seguito il percorso diventa bucolico, con la stradina di sassi e gli alberi un tutt’uno col fiume, da dove i più attenti riusciranno a scorgere, un po’ prima di arrivare, il campanile di Casier, il primo paese toccato dal fiume dopo Treviso.
Casier ha un piccolissimo centro, costituito appunto dal campanile con la sua chiesa e la piazza, purtroppo sprovvista di alberi, ma con una bella visuale sull’ansa del fiume che vira a sinistra poco dopo. Adiacente alla piazza si trova il porticciolo, e poco più avanti è d’obbligo, lasciatosi Casier alle spalle, girare la testa verso uno degli scorci più belli della Greenway.