
Treviso | Il Sile
Con questo articolo ti vogliamo portare letteralmente nel nostro mondo, in uno dei posti probabilmente più amati di Treviso e dai trevigiani, soprattutto per chi vuole entrare in contatto con la natura e la storia della città: la Restera e il fiume Sile.
Come abbiamo raccontato nell’articolo dedicato alle 4 curiosità sul capoluogo della Marca Trevigiana, il Sile è il fiume principale di Treviso. Grazie alla sua navigabilità e alle sue caratteristiche, ha avuto un importante ruolo storico per la città, entrando nelle tradizioni locali che ancora oggi lo vedono protagonista.
Qualche accenno tecnico
Con i suoi 94 chilometri di lunghezza dalle sorgenti, chiamate fontanassi e che si trovano a Casacorba (Vedelago), fino al Mare Adriatico, il Sile è uno dei fiumi di risorgiva più importanti d’Italia nonché il più lungo d’Europa.
Dal 1991, inoltre, per salvaguardare le sue peculiarità ambientali è stato istituito il Parco Naturale Regionale del fiume Sile che, distribuito negli 11 territori comunali attraversati dal corso d’acqua, tra le province di Padova, Treviso e Venezia, ricopre 4.151 ettari di superficie.
Il Sile e le tradizioni
In quanto fiume, il Sile è sempre stato importante per la popolazione locale e, anche grazie alla sua navigabilità, gran parte della storia trevigiana, tra antichi mestieri e tradizioni, soprattutto delle zone limitrofe, si è sviluppata su di esso.
Barcari, mugnai, lavandaie, ecc…, sono tutti mestieri tradizionali, sviluppatisi nel tempo grazie alle opportunità offerte proprio dal Sile, che con all’avvento dell’era industriale negli anni ‘50 sono andati dimenticati.
Le due tradizioni più famose e che si svolgono tuttora, invece, sono:
- il Processo aea Vecia, in cui a metà Quaresima la gente si riunisce per processare questo fantoccio con le sembianze di una vecchia, che tradizionalmente fa da capro espiatorio per tutti i mali subiti dalla comunità (dalla cattiva amministrazione alle calamità naturali). Il processo poi si conclude con l’esecuzione e quindi il rogo del fantoccio;
- le Antiche Fiere di San Luca, svolte regolarmente dal 1205 ma probabilmente risalenti al X secolo. Un tempo consistevano in una grandissima fiera che coinvolgeva i commercianti di tutto il Nord-Est dell’Italia, ora si tratta di una tradizionale e grandissima sagra che si svolge per due settimane ad ottobre ed è caratterizzata dalle giostre che riempiono il Prato della Fiera e dai piatti tipici come l’oca arrosta e i marroni.

Il Sile per noi e per i trevigiani
Ancora oggi quindi il fiume ha una certa importanza per i trevigiani che, oltre a partecipare alle manifestazioni tradizionali, ogni giorno lo frequentano per trovare un po’ di tranquillità, andando a passeggiare o a correre lungo la Restera, il percorso che da Treviso segue il Sile fino a Casier.
Moltissime persone, noi in primis, quando vogliono fare due passi spesso optano per una camminata lungo questo percorso che dalla zona di Fiera, attraversate le chiuse della centrale, porta lungo quello che è conosciuto come il Cimitero dei Burci, i barconi a fondo piatto che fino a circa gli anni ‘50 risalivano il Sile da Venezia, trainati da buoi o cavalli, carichi ad esempio di grano.

Ma la Restera non è solo un percorso. Per noi significa molte cose, come i bambini che danno da mangiare alle anatre lungo le sponde, i runners, le Fiere di San Luca (a ottobre), la Sagra dea Sardea (a luglio), i Laghetti Verdi (pizzeria che ora ha cambiato nome, Lago Verde, ma come spesso accade nella mente rimane quello storico), i giri in bici con i genitori, la storia del posto, la cultura e la tradizione.
Possiamo sicuramente definirlo un nostro posto del cuore, legato ai ricordi e alla nostra quasi quotidianità. Con i suoi caratteristici paesaggi, con il campanile della chiesa di Sant’Ambrogio di Fiera sullo sfondo e le anse del fiume dove si nascondono cigni, anatre e altri animali fluviali. Paesaggi che spesso ci godiamo seduti a bere uno spritz ad esempio all’Osteria da Nea, un’istituzione, a Silea.
In conclusione
Ovviamente questa è solo una piccola parte della storia e delle tradizioni di questo luogo; se ti fa piacere approfondirle ti rimandiamo alle fonti specializzate che abbiamo citato qui sopra.
In questo blogpost abbiamo voluto farti conoscere uno dei posti di Treviso a cui siamo più legati, nonché uno dei luoghi più importanti per la storia della città. Lo conoscevi già? Hai anche tu un posto particolare della tua città a cui sei molto legato?
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