Friuli-Venezia Giulia,  Italia

Una giornata tra i borghi del Friuli-Venezia Giulia | Cordovado e Sesto al Reghena

Cordovado e Sesto al Reghena sono due borghi friulani situati tra Pordenone e Portogruaro, fanno parte dei Borghi più Belli d'Italia e sono un'ottima meta per una giornata fuori porta.

La nostra filosofia è che una domenica non vissuta è una domenica persa. È vero, ogni tanto ci sta passare un’intera giornata ad oziare, ma per quanto ci riguarda cerchiamo sempre di ridurle al minimo indispensabile e quindi, appena abbiamo l’occasione, prendiamo la macchina e ci avviamo alla scoperta di nuovi posti da visitare.

Una di queste nostre domeniche di esplorazione ci ha portati in due borghi del Friuli –  Venezia Giulia, Cordovado e Sesto al Reghena, in provincia di Pordenone, entrambi facenti parte del club I Borghi più Belli d’Italia.

Chi ci conosce sa quanto ci piacciano i borghi e non vi neghiamo che spesso, se non sappiamo dove andare, apriamo il sito del club e ne selezioniamo uno che ci manca da vedere. 

Borghi Friuli Venezia Giulia

Cordovado

La storia di Cordovado comincia probabilmente durante l’epoca Romana, ma solo in documenti risalenti al Medioevo viene nominato ufficialmente per la prima volta.

Gli abbiamo dedicato un paio di ore della mattinata e dobbiamo segnalare che nel suo complesso non c’è da aspettarsi un borgo con le viuzze che si diramano tra le case in pietra. Quando si parla del borgo di Cordovado ci si riferisce alle mura, alle porte (Nord e Sud) e agli antichi palazzi costruiti al loro interno, che in ogni caso meritano una visita.

Dalla strada principale siamo saliti per Via Castello, quindi una volta passati sotto alla porta della Torre Nord, ci siamo trovati nella piazza circondata dalle ville erette nei secoli scorsi.

Qui sorgeva il castello, costruito sopra a quello che un tempo era un castrum romano, ed era di proprietà dei Vescovi di Concordia, i quali lo governavano grazie ad un gastaldo, un amministratore.

Esattamente di fronte alla Porta Nord si trova la Porta Sud, dove ancora oggi sono visibili le mura e il fossato che un tempo circondavano l’antico borgo.

Per maggiori informazioni:

Sesto al Reghena

Una volta tornati alla macchina ci siamo spostati a Sesto al Reghena, poco distante da Cordovado, al confine tra Friuli e Veneto. Personalmente è stato il paese che abbiamo preferito tra i due, semplicemente perché rispecchia di più i nostri canoni di borgo antico.

I reperti archeologici riconducono l’origine di questo paese all’epoca pre-romana. Durante l’epoca romana, invece, Sesto era una stazione militare, uno statio, situato al sesto miliario della strada che collegava Concordia al Norico, una provincia romana, e da qui prese il suo nome associato a Reghena, il fiume che passa per la cittadina.

Se ci si reca a Sesto al Reghena, bisogna assolutamente far visita all’abbazia di Santa Maria in Sylvis risalente all’epoca longobarda, una delle più importanti istituzioni monastiche del Friuli, l’edificio attorno al quale si è poi sviluppato il paese.

Quando siamo arrivati noi, appena dopo l’ora di pranzo, l’abbazia era ancora chiusa e abbiamo approfittato per fare un giro del parco adiacente dove ci ha fatto compagnia un simpatico pavone che però, purtroppo, non ci ha concesso lo spettacolo di una magica ruota.

In seguito, quando è arrivata l’ora di apertura dell’abbazia, una signora ci ha indicato l’ufficio turistico all’altro lato della piazza, dove ci sono state fornite le audioguide che ci hanno permesso di scoprire la storia della badia e del territorio circostante.

La visita con l’audioguida parte dalla spiegazione della Torre Grimani, una delle sette che un tempo difendevano le mura e che è necessario attraversare per raggiungere la piazza dove si trova l’abbazia. Poi prosegue mostrando i resti di una antica chiesa ed infine, entrando nell’abbazia, vi spiegherà nel dettaglio gli affreschi che la decorano, alcuni dei quali sono opere di studenti giottiani.

Come arrivare

Arrivando da Treviso, si prende l’autostrada A4 fino a Portogruaro, poi per Sesto al Reghena si imbocca la A28 fino all’omonima uscita. Troverete il borgo dopo un paio di km.

Per Cordovado, invece, dalla A4 si esce a Portogruaro, si imbocca la SP76 e la si percorre per circa una decina di km, passando per Gruaro e procedendo in direzione San Vito al Tagliamento.

La strada più breve tra i due borghi è di circa 7 km.

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