
Treviso | 5 cose da non perdere nel capoluogo della Marca Trevigiana
Con questo post vorremmo aprirvi le porte di casa nostra e portarvi nella nostra città, Treviso. Cogliamo quindi l'occasione per elencarvi cosa vedere se decidete di fargli visita e in particolare vi stileremo una lista di 5 luoghi classici dove recarsi per poter dire di aver visto Treviso.
Treviso, città d’acque e città d’arte, è conosciuta anche come la piccola Venezia e questo grazie ai caratteristici angoli che la richiamano.
È un particolare che vi salterà subito all’occhio camminando tra le vie della città.

Si tratta di una cittadina medievale che nonostante i danneggiamenti subiti durante la Prima e soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale, ha mantenuto il suo fascino.
Una caratteristica artistica della città sono le decorazioni degli edifici: se si osserva sotto ai portici o sulle pareti dei palazzi, infatti, si possono scorgere diversi affreschi. Questo perché in mancanza di pietra da taglio, la decorazione delle case è stata affidata alla pittura piuttosto che alla scultura.

Nel Medioevo Treviso era luogo di feste cortesi e cavalleresche, tanto che ospitò personaggi illustri come famosi pittori e celebri poeti che la definirono Marca gioiosa et amorosa. Vi risiedettero anche Pietro Alighieri (figlio di Dante) e Francesca Petrarca (figlia di Francesco), i quali ora sono sepolti nella chiesa di San Francesco, sempre a Treviso.
Oltre ai periodi felici e gioiosi, però, riprendendo quanto accennato poco fa, Treviso ha visto anche momenti bui come il tragico bombardamento avvenuto da parte degli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Infatti il 7 aprile del 1944, circa all’ora di pranzo, cominciarono a suonare le sirene antiaeree e nel giro di pochi minuti vennero sganciate circa 2000 bombe sulla città che causarono più di un migliaio di morti e la perdita di gran parte del patrimonio edilizio di Treviso.
Da questo fatto però la città si rialzò gloriosamente rivelandosi un esempio a livello europeo di applicazione del restauro per anastilosi su vasta scala, un metodo che ha permesso di ricostruire la città utilizzando il materiale recuperato dopo il bombardamento, riportando così Treviso al suo antico fascino.
Cosa vedere a Treviso
1 – Piazza dei Signori
Si tratta del cuore della città, la piazza principale dove un tempo si svolgevano gli eventi importanti per la popolazione e che ancora oggi è luogo di ritrovo.

Arrivando nella piazza risulta subito dominare la scena Palazzo dei Trecento, ovvero il Palazzo della Ragione, che ricopre il lato corto adiacente a Piazza Indipendenza; risale ai primi decenni del 1200 e il suo nome deriva dal fatto che ospitava il consiglio dei Trecento.
Questo palazzo subì degli ingenti danni durante il bombardamento del ’44 e fu in seguito ricostruito, come si può notare anche dalla cicatrice che riporta sulla facciata, nel lato di Piazza Indipendenza, lasciata appositamente per ricordare il fatto.

Nel lato lungo della piazza, invece, si trova il Palazzo della Prefettura, il quale risale agli anni ’70 del 1800, dal quale si innalza l’iconica Torre Civica, considerabile come l’immagine simbolo della città.
Infine, nel lato opposto a Palazzo dei Trecento, si trova il Palazzo del Podestà, risalente alla fine del 1400 e la quale facciata è stata rimaneggiata più volte fino al secolo scorso.
2 – Duomo
La cattedrale, dedicata a San Pietro, sorge su edifici paleocristiani e delle sue forme romaniche originali (XII secolo) rimane solo la suggestiva cripta.
Quest’ultima è caratterizzata da una fitta serie di colonne ed è costituita da materiali riutilizzati probabilmente di epoca longobarda; all’interno di essa sono conservate le spoglie di San Liberale, il patrono della città.
L’attuale duomo, internamente, si presenta a tre navate, mentre esternamente è caratterizzato da un pronao aggiunto alla facciata nel 1836.

Osservando l’edificio, alla sua sinistra è situato il romanico battistero di San Giovanni, dietro al quale si erge lo sproporzionato campanile rimasto incompiuto probabilmente perché i veneziani temevano potesse superare quello di San Marco.

A destra dell’edificio, invece, sorge il Vescovado, dietro al quale, una volta superato l’arco, si sbuca in via Canoniche, un suggestivo vicolo dove sono situate le Canoniche Vecchie (IX secolo).
3 – Pescheria
Per quanto ci riguarda, la Pescheria è uno degli angoli più suggestivi di Treviso.

Si tratta di un’isola formata dai detriti trasportati dal Cagnan, uno dei corsi d’acqua che si diramano per la città, ed è stata sistemata e resa agibile nel 1855, ad opera dell’architetto Bomben, per ospitare il mercato del pesce che ancora oggi prende vita ogni mattina.
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4 – Le mura

Treviso è una città murata e per l’epoca in cui sono stati fatti i lavori di rinforzamento, questi sono stati definiti un capolavoro di ingegneria bellica.
Le attuali mura risalgono alla Serenissima, che nel 1509, a causa della guerra della Lega dei Cambrai, decise di trasformare la città in una munitissima fortezza.
L’opera è stata iniziata dal veronese Fra Giocondo e proseguita dai capitani Lorenzo di Ceri e Bartolomeo d’Alviano e i lavori messi a punto consistettero in:
- ridurre le porte di accesso, infatti nelle precedenti mura del 1200 erano 14, ora 3;
- innalzamento dei terrapieni;
- e, infine, nell’ideazione di un sistema idraulico di allagamento delle campagne circostanti che consentiva, in caso di emergenza, di isolare la città.
5 – Buranelli
Concludiamo questo elenco con un posto incantevole, dove le case si affacciano e si specchiano sull’acqua del Cagnan. Uno degli angoli che richiamano la famosa città marinara di Venezia.
Il nome di questo luogo, Buranelli, prende origine dal fatto che un tempo ci vivevano i commercianti di pesce che provenivano da Burano.
Ora però siamo curiosi di sapere, se sei già stato nella città o se come noi sei di Treviso, secondo te cosa vedere per poter dire di essere stati in questo capoluogo. Raccontacelo nei commenti! 🙂
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