
Belluno | Rifugio Città di Fiume
In questo post vi parleremo del Rifugio Città di Fiume, raggiungibile grazie ad un percorso semplice e incantevole. Si trova a Borca di Cadore, in provincia di Belluno, tra le nostre amate Dolomiti. Ideale per una tranquilla giornata in montagna in famiglia.
Chi ci conosce personalmente sa quanto Enrico ami la montagna e quanto ci stiano a cuore le nostre care Dolomiti, un insieme di gruppi montuosi che si estendono tra il Veneto, il Trentino-Alto Adige e il Friuli.
Nel nostro blog non abbiamo ancora mai parlato di montagna, ma oggi, con l’arrivo di Dicembre e della neve (si spera), vogliamo portarvi tra quelle montagne magiche e spettacolari che per noi sono un grande orgoglio e che dal 2009 sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Sicuramente avrete già sentito parlare della Marmolada, delle Pale di San Martino, delle Tre Cime di Lavaredo, del Pelmo, del Civetta, delle Tofane, del Cristallo o dell’Antelao. Noi oggi vi portiamo proprio qui, nello specifico al Rifugio Città di Fiume, situato in una posizione incantevole a quota 1917m circa con vista sul Pelmo e sul Gruppo del Civetta e dove d’estate domina il verde smeraldo mentre d’inverno il bianco candido.
Rifugio Città di Fiume
Il rifugio si trova a Borca di Cadore (BL), a poca distanza dal Passo Staulanza, all’inizio della Val Fiorentina. È una meta incantevole da raggiungere in qualsiasi periodo dell’anno e sempre facilmente accessibile. Noi siamo stati ad Aprile e quando siamo arrivati alla struttura la neve era ancora alta circa 2m!
D’inverno è ideale per un facile giro sulle ciaspe (o ciaspole) per tutta la famiglia, della durata di un’ora circa.
Il percorso
Dal parcheggio al Rifugio Città di Fiume si cammina sempre lungo una carrozzabile, quindi mai per sentiero, e per quanta neve possa esserci è impossibile perdersi; si è sempre in sicurezza.
Si comincia camminando in mezzo al bosco, all’ombra del Pelmo che sembra quasi si possa toccare, e circa a metà strada si passa di fianco alla Malga Fiorentina. Nel tratto finale il bosco termina e, dopo qualche metro percorso dietro ad un rilievo del terreno, si riesce a scorgere il rifugio con i caratteristici balconi rossi e bianchi.
Attualmente, dopo i danni causati in Cadore dal maltempo, il rifugio è chiuso, ma non appena avranno sistemato la situazione nel loro sito troverete il calendario con le date di apertura.
Quando siamo andati noi era chiuso, in quanto in inverno è aperto solo nel weekend, e una volta arrivati alla meta abbiamo trovato diverse altre persone che pranzavano sedute sulle panchine posizionate appena fuori dalla porta, dove la neve era stata visibilmente spalata. Ovviamente vi consigliamo di andare con una bella giornata, l’anno scorso alcuni prendevano addirittura il sole.
Una volta arrivati vi renderete conto della bellezza del posto, infatti la vista dal rifugio è impagabile: a sinistra avrete il Pelmo in tutta la magnificenza dei suoi 3168 metri, mentre a destra il gruppo del Civetta con il punto più alto di ben 3220 metri.
Informazioni utili
- La camminata dura circa un’ora;
- il dislivello è di circa 250 m;
- per quanto possa essere facile il percorso, prima di partire per la montagna bisogna sempre, in qualsiasi periodo dell’anno, informarsi sul meteo, sulle condizioni della strada e quelle del percorso che si vuole intraprendere, e sempre da fonti attendibili! La montagna è imprevedibile e non si scherza con la natura e i suoi fenomeni.
Una di queste fonti è sicuramente il sito di Arpa Veneto.
Come arrivare
Da Treviso si percorre tutta l’A27 andando poi sempre dritti fino a Longarone. Arrivati al paese si gira subito a sinistra verso la Val di Zoldo, la si percorre tutta in direzione Palafavera e una volta arrivati si prosegue salendo il Passo Staulanza. Raggiunto quest’ultimo si comincia a scendere e all’altezza del terzo tornante, a destra, si trova il parcheggio.
Per maggiori informazioni potete consultare il sito web del rifugio che trovate a questo link.
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