Treviso,  Veneto

Veneto | Abbazia di Sant’Eustachio

Uno dei posti più belli della provincia di Treviso, secondo noi, è il Montello, un colle famoso per diversi motivi tra cui il più importante è l'essere stato teatro di guerra durante la Prima Guerra Mondiale. Queste zone inoltre hanno un paesaggio molto caratteristico e tra tutte le particolarità spicca l'antica Abbazia di Sant'Eustachio, il luogo dove è stato scritto il famoso Galateo.

Il Montello

Ci troviamo in una zona che secondo noi è tra le più belle della Marca Trevigiana. Stiamo parlando del Montello, un colle la cui altezza massima è di circa 370 m, dalla simpatica forma a fagiolo (se visto da satellite) e accarezzato dal fiume Piave a nord e ad est. Ospita una ricca biodiversità e il suo bosco regala un’atmosfera tranquilla e a volte magica, tanto che ha favorito, nel tempo, la nascita di leggende legate a creature fantastiche come folletti, fate, draghi ecc.

Il Montello si estende da est ad ovest, da Nervesa della Battaglia a Montebelluna, ed è caratterizzato da una morfologia carsica, con la presenza di grotte e doline.

Proprio queste zone, in particolare Nervesa, sono famose per essere state teatro di guerra durante la Prima Guerra Mondiale. Infatti nel territorio nervesano si trovano diversi monumenti e memorie ai caduti di guerra tra i quali i più importanti sono: il Sacrario Militare, il Sacello Francesco Baracca (dove cadde l’aereo e perse la vita il Maggiore), il Monumento ai Ragazzi del ’99, il Monumento agli Artiglieri e infine la Barca di Ponte, recuperata in seguito e con la quale, agganciata ad altre barche, avveniva il passaggio da una sponda all’altra del Piave.

Oltre ad essere famose per le tristi vicende storiche, queste zone sono conosciute anche per la bellezza dei paesaggi offerta dai campi e i vigneti che le tappezzano. Sono inoltre ricche di agriturismi, cantine e ristoranti, i quali attirano molto turismo enogastronomico.

Sono zone molto frequentate anche dai ciclisti che apprezzano le prese, ovvero le strade che si diramano sul Montello, sia per i paesaggi sia per l’opportunità di allenamento che offrono. In passato è stato anche sede dei Campionati Mondiali di questo sport.

Le prese, come abbiamo detto, sono le strade che si diramano sul colle e per la precisione collegano la strada Dorsale, che percorre la cresta del fagiolo, alla strada che circonda tutto il perimetro,  conosciuta anche come Panoramica nei tratti nord ed est.

L’Abbazia di Sant’Eustachio

Quanto descritto fino ad ora è quello che potete vedere percorrendo le strade che vi porteranno alla protagonista di questo articolo: l’Abbazia di Sant’Eustachio.

Questo sito, da poco restaurato (i lavori sono iniziati nel 2016 ed è stato inaugurato nel 2018), attualmente consiste in un complesso di ruderi; nel suo periodo di massimo splendore, però, è stato il luogo dove venne scritto da Mons. Giovanni Della Casa il famoso Galateo (Galateo overo de’ costumi).

La storia di questa abbazia comincia all’incirca nel 1050, quando i Collalto, nobile famiglia trevigiana di origine longobarda, decisero di erigerla. Si trattava di un sito Benedettino sotto la diretta protezione del pontefice e fu costruita sulle fondamenta di una preesistente fortificazione probabilmente romana. La sua posizione sopraelevata rispetto alla pianura e vicina al guado del Piave la rendeva un luogo strategico.

Il suo periodo di massimo splendore fu tra il ‘500 e il ‘600 in cui divenne anche un importante centro culturale. Questo brillante periodo però cominciò a decadere quando, tra il XVIII e il XIX secolo, il luogo sacro subì dai saccheggi napoleonici ai danneggiamenti dovuti all’artiglieria austriaca nella Prima Guerra Mondiale.

Nel 1865 l’abbazia venne secolarizzata e soppressa con un decreto di Papa Pio IX e durante la guerra, data la sua vicinanza al fronte dopo la disfatta di Caporetto, ospitò i contingenti britannici. Se volete una storia più dettagliata dell’Abbazia e/o conoscere meglio la storia di Nervesa della Battaglia, in particolare durante la Grande Guerra, vi consigliamo di visitare il sito dellAssociazione Storico Culturale della Battaglia del Solstizio.

Il restauro

Dopo un lungo periodo di abbandono, recentemente il complesso è stato restaurato e rivalutato grazie all’investimento compiuto dall’imprenditore Ermenegildo Giusti, della Giusti Wine, con il quale gli è stata data una nuova vita attraverso l’organizzazione di spazi dedicati ad eventi in cui la storia e l’attualità trovano un equilibrio.

Come arrivare

Da Piazza la Piave, al centro di Nervesa della Battaglia, proseguendo per via Gandolfo, dopo 400 metri sulla destra si trova via A. Diaz e proseguendo in questa direzione per altri 700 metri circa, sulla destra, si trova il cancello da cui parte la stradina alberata che porta fino all’abbazia. Questa stradina è percorribile a piedi, perciò potrete sfruttare il parcheggio che si trova qualche metro più avanti, sulla sinistra, di fronte alla chiesa.

Conoscevi già questo posto? Facci sapere nei commenti se ci sei mai stati o se vorresti andarci!

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