Diari di viaggio,  Irlanda

Diario di viaggio | Irlanda on the road #7 – Galway e il Connemara

2 ottobre

Galway

Come anche per le altre cittĆ  o villaggi dove ci siamo fermati le notti precedenti, la mattina siamo andati a visitare Galway in versione diurna. La giornata era un po’ uggiosa ma gli artisti di strada che suonavano allegramente per le vie della cittĆ  hanno contribuito a riportare il sole.

Galway nasce da un piccolo villaggio di pescatori (all’epoca Claddagh) che con il tempo si ingrandƬ ed ora, con quasi 80.000 abitanti, ĆØ la terza cittĆ  più grande della Repubblica d’Irlanda. Le prime fortificazioni furono costruite intorno al 1270 e da un disegno di metĆ  ā€˜600 ĆØ stato dedotto che la cittĆ  un tempo era protetta da una lunga cinta muraria. Una parte di queste mura ĆØ ancora oggi visibile ed ĆØ custodita in modo originale all’interno del centro commerciale Eyre Square Centre, che si trova nell’omonima piazza.

Una volta attraversata la cittĆ , dopo essere arrivati allo Spanish Arch, probabilmente un tratto di mura costruito per proteggere le barche ferme nel porto lƬ vicino, curiosi di vedere le mura custodite all’interno del centro commerciale siamo andati all’Eyre Square Centre. Come si può immaginare, in un contesto moderno come questo risalta subito agli occhi un’antica torre con il suo tratto di mura.

Oggi all’interno della torre ĆØ presente un negozio di souvenir e quando siamo stati noi stavano cominciando ad addobbarla per Halloween con ragnatele finte e paurosi manichini (sapevi che questa festa ĆØ nata proprio in Irlanda? A tal proposito ti consigliamo un articolo sul blog Martinaway dove Martina racconta la leggenda legata a questa festivitĆ  di origini celtiche); le mura invece hanno posti davanti una serie di tavolini riservati ai clienti di bar e fast food vicini, per cui ĆØ possibile mangiarsi un panino sotto l’ombra delle antiche pietre.

Come abbiamo giĆ  accennato, per questo viaggio non ci siamo soffermati troppo sulle visite alle cittĆ , infatti siamo subito ripartiti verso la seconda tappa della giornata: il selvaggio e incontaminato Connemara.

Le torbiere del Connemara

Partendo da Galway abbiamo percorso la strada N59 che attraversa internamente il Connemara, il quale rispetto alla cittĆ  si trova a nord-ovest.

Prima di partire per l’on the road, come si ĆØ soliti fare quando si vuole intraprendere un viaggio, ci siamo scritti una lista di luoghi che avremmo voluto vedere una volta arrivati in Irlanda e tra questi c’era l’Abbazia di Kylemore che si trova appunto nel cuore del Connemara. Non pretendevamo di entrarci, ma almeno vedere quello che dalle foto viste su Instagram ci ĆØ subito sembrato uno degli edifici più spettacolari, sia per la struttura in sĆ©, sia per il contesto. O per lo meno uno dei più spettacolari tra quelli che avevamo trovato nelle nostre sessioni di ricerca. Si tratta di un edificio neogotico del XIX secolo, situato sulle rive di un laghetto, che solo in seguito venne trasformato in abbazia dalle monache benedettine di Ypres.

Mentre percorrevamo la strada N59, ad un certo punto ci si ĆØ presentata una vista mozzafiato: davanti a noi la strada e a destra, sull’altra sponda del lago, la splendida abbazia incorniciata dal colore sfumato tipico del Connemara e dalla nebbia che rendeva l’immagine ancora più suggestiva. A quel punto, dopo un sobbalzo ci siamo subito fermati e nonostante il vento e la pioggerellina fastidiosa siamo scesi dall’auto per goderci quello spettacolo.

Il Connemara ĆØ una grande distesa di prati caratterizzata da sfumature che vanno dal verde all’arancione. Non appena si esce dalla cittĆ  di Galway ci si trova immersi nel nulla, ci sono solo le pecore. Anche queste sono caratteristiche del posto in quanto, diversamente dalle altre, hanno il manto bianco e le zampe e il muso neri. Di case ce ne sono molte poche e questo rende il paesaggio ancora più bello. ƈ un luogo di pace, selvaggio, dove non c’è nulla se non, appunto, le simpatiche pecore distribuite sui prati.

Una volta raggiunto il Visitor Centre del Parco Nazionale abbiamo salutato il Connemara e ci siamo diretti verso Sligo dove, dopo aver assaggiato una discutibile pizza da asporto senza alcun sapore, abbiamo pernottato in uno dei B&B più belli che ci sia mai capitato di vedere: Atlantic Way B&B.

Infine vogliamo soffermaci un attimo sul nome di questo alloggio. La Wild Atlantic Way ĆØ una strada che costeggia tutta l’Irlanda occidentale, per un totale di 2500 km, da Cork al Donegal. Noi abbiamo percorso qualche tratto, ma dev’essere una strada molto suggestiva dato che percorre tutta la costa offrendo dei panorami mozzafiato.

Per sapere come ĆØ andato il giorno seguente leggete il prossimo capitolo šŸ™‚

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