
Londra oltre al London Bridge e al Big Ben
Come mai la mia passione per Londra? Semplicemente quasi 10 anni fa ci si è trasferito mio fratello, ho cominciato ad interessarmi finché non è arrivato il momento tanto atteso del viaggio... e da lì è sbocciato l'amore!
Oltre che alla città in generale mi sono appassionata anche alla sua storia e a quella della famiglia reale, soprattutto quest’ultimo aspetto mi affascina molto.
Grazie alle diverse volte in cui sono stata ho avuto modo di andare oltre le mete iconiche londinesi e per questo motivo mi sono sentita di mettere questi luoghi nero su bianco per chi fosse interessato.
Ecco quindi cosa potreste fare al di fuori dei classici enormi musei dove non basterebbe un giorno a testa per visitarli (e per i quali vale assolutamente la pena perdere del tempo), dell’affascinante Tower Bridge, di Westminster, del Big Ben, di Buckingham Palace, del Cambio della Guardia, ecc.
Ovviamente con il passare del tempo e le nuove scoperte magari avrò l’occasione di aggiornare la lista, ma per il momento vi parlo di queste quattro alternative.
Sicuramente non sono così sconosciute, ma non sono neanche le prime che possono venire in mente quando si pensa a cosa visitare a Londra.
Richmond Park
Primo in assoluto Richmond Park, il più grande parco reale della capitale. Si trova a Sud-Ovest di Londra, in zona 4. Non è proprio dietro l’angolo ma merita di essere visto, specialmente con la bella stagione, anche se richiede molto tempo.
La cosa più affascinante di questo posto è il fatto che, essendo circa 1000 ettari di verde, ti fa dimenticare di essere in una metropoli di quasi 9 milioni di abitanti.
Un tempo era una riserva di caccia della famiglia reale, ora si è aggiudicato il titolo di riserva naturale. Perché? Perché al suo interno sono presenti mandrie intere di cervi e daini in libertà. Probabilmente la cosa più bella dato che sono abituati alla presenza umana e in alcuni casi si lasciano avvicinare. Portatevi con voi del cibo, come una mela o una carota, saranno molto contenti se glie la offrirete.
Inoltre, sempre nel parco, ci sono diversi conigli e altri animaletti come il Parrocchetto dal collare, una specie di pappagallo verde, il quale, se alzate la testa e guardate sui rami degli alberi, è probabile che lo vediate.
Sono entrata dalla parte ovest e la prima meta è stata King’s Henry Mound, la collinetta di Enrico VIII, da dove si ha una bellissima vista. E’ il punto più alto del parco. In più, se fate attenzione, c’è un binocolo fisso con il quale attraverso la Panoramic view si può vedere Saint Paul nonostante sia distante diversi chilometri. Si tratta di una vista protetta, quindi non si può costruire nulla che la ostruisca.
Successivamente, addentrandosi nel parco è facile imbattersi in qualche cervo o daino che passeggia, oppure in intere mandrie che pascolano. Come ho detto prima, il parco è molto grande e le auto possono arrivare fino ad un certo punto. Per il resto ci si deve muovere a piedi e di conseguenza i tempi si allungano.
Io sono stata ad aprile, con la primavera che stava sbocciando, e ho trovato una bellissima giornata di sole. E’ stato molto piacevole passeggiare per i sentieri tracciati.
Dopo aver visto il primo branco di daini e diversi esemplari dei pappagallini prima nominati, la seconda meta è stata Isabella Plantation, un giardino, sempre all’interno del parco, nel quale sono presenti diversi esemplari di azalee, rododendri e delle bellissime camelie. Immaginate come può essere un posto del genere in primavera, con i fiori sbocciati e coloratissimi.
Per concludere la giornata a Richmond Park è apparsa prima una mandria di cervi ai quali mi sono avvicinata davvero tanto e senza nessun problema e poi, andando verso l’uscita del parco, sono sbucati da alcuni cespugli quattro o cinque simpatici coniglietti.
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Informazioni tecniche: per arrivare al parco dal centro di Londra ci vuole all’incirca un’ora. Ci sono tre linee su rotaia che arrivano fino alla fermata di Richmond: le metro District line e London Overground, entrambe in direzione Richmond, ed infine il treno della South Western Railway preso da Waterloo per le direzioni di Reading, Windsor & Eton Riverside, Teddington o Twickenham. Da Richmond, poi, o si fa una passeggiata di una ventina di minuti nel villaggio, il quale è molto più tipico rispetto alle zone moderne del centro città e quindi meriterebbe una visitina veloce, oppure è possibile prendere il bus 65 e arrivare alla fermata The Dysart.
Sky Garden
Tornando verso il centro di Londra, la seconda meta che vi propongo è un grattacielo. In particolare il 20 Fenchurch Street o La Grande Balena Blu o ancora il Walkie-Talkie, per la sua particolare forma più larga nella parte superiore.
Perché questo grattacielo? Nel suo attico è presente un giardino pensile: lo Sky Garden.
Per arrivare, usando come punto di riferimento London Bridge, sono circa 10 minuti a piedi. Lasciandovi lo Shard alle spalle e andando verso nord, arrivati alla fermata della metro proseguite per la prima strada a destra, Eastcheap, e successivamente la seconda strada a sinistra, cioè Philpot Ln. Vi troverete davanti un gigante di vetro e acciaio alto circa 160 metri. E’ stato ultimato nel 2014, quindi è un’attrazione abbastanza recente.
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Vetro e acciaio ricurvi vi dicono qualcosa? Chi da piccolo non ha provato a bruciare un pezzo di carta con i raggi del sole riflessi su di un vetro? Ebbene si, ci abbiamo provato tutti… o quasi.
Pensate che chi ha progettato questo grattacielo non ha tenuto conto del fatto che potesse riflettere i raggi del sole, così le temperature raggiunte ai piedi del palazzo sono arrivate a livelli talmente esagerati che hanno sciolto anche la carrozzeria di un’auto parcheggiata.
Ovviamente, dopo questo fatto hanno risolto il problema con delle protezioni sui vetri e se ora andate sotto al 20 Fenchurch Street non rischiate più di sciogliervi le suole delle scarpe per l’asfalto troppo caldo.
Continuando a parlare del giardino pensile, si trova al 35esimo piano del grattacielo. L’entrata è sul retro del palazzo e, attraversati i controlli come se foste in un aeroporto, un ascensore vi porterà fino all’ultimo piano, dove vi sentirete piccolissimi data l’altezza di questo.
E’ molto grande: oltre al giardino, che consiste in due grandi aree in centro al piano che ospitano diverse specie di piante mediterranee, l’attico contiene un bar e due ristoranti. Poiché è stato pensato come giardino pubblico, dalle 10 alle 18 è possibile salire gratuitamente previa prenotazione, mentre dalle 18 in poi l’accesso è riservato ai clienti dei locali.
Indubbiamente la cosa affascinante di questo posto è l’atmosfera data non solo dal giardino ma anche dalla vista. Infatti la sua posizione favorisce un bellissimo panorama sui grattacieli della City, sul Tamigi, sul Tower Bridge e si può vedere anche lo Shard (o La Scheggia), il terzo grattacielo più alto d’Europa (circa 300 metri) dalla forma che ricorda una scheggia appunto e progettato dall’italiano Renzo Piano.
Greenwich
Un’altra alternativa per passare mezza giornata a Londra è salire a bordo di uno dei battelli in partenza da London Bridge o Westminster e percorrere il Tamigi fino a Greenwich, un quartiere a est di Londra dove si trova, sulla collina di un parco, l’omonimo Osservatorio di Greenwich.
Dall’osservatorio prende il nome il Meridiano che ci passa sopra e dal suo parco si può avere, anche in questo caso, una bella vista sulla città. In particolare, da qui parte un laser verde che indica il famosissimo meridiano zero, il corrispondente dell’Equatore per capirci, e che si perde tra i grattaceli di Canary Wharf, il quartiere del businness esattamente dalla parte opposta del Tamigi.
Greenwich, oltre che dal meridiano, è caratterizzato anche dalla sua storia marittima. Oltre all’Osservatorio e al suo museo ospita il Royal Naval College, ora è aperto al pubblico con le stanze adibite a diversi usi tra cui il prestigioso Trinity College of Music.
Per sottolineare il legame con il mare, nei pressi del Royal Naval College sono presenti diversi musei dedicati, tra cui la Cutty Sark, un veliero posato sulla terraferma, e il National Maritime Museum, dove sono anche presenti diverse attività per i bambini che riguardano la vita dei marinai.
Il calcio inglese
Infine, per chi come Enrico ne è appassionato, non si può parlare di Londra senza nominare il calcio. Infatti nel Regno Unito, in particolare in Inghilterra, a Sheffield, è nato lo sport più famoso al mondo e non a caso, insieme ad altri sport come il rugby, fa parte della loro cultura.
Il nostro consiglio è quello di vedere almeno una partita anche se non siete troppo appassionati di calcio. Per andare meglio procuratevi i biglietti prima di partire, poi mescolatevi con i tifosi mentre andate verso la stadio. Man mano che vi avvicinerete ne vedrete sempre di più e una volta entrati godetevi lo spettacolo.
Se non siete tanto informati sull’argomento potete andare tranquilli, l’ambiente degli stadi in Inghilterra è ben diverso da quello italiano quindi è assolutamente sicuro, non a caso è a portata di famiglia, tanto che se ne trovano diverse composte da padre, madre, figli e pure i nonni.
Se non vi abbiamo ancora convinti vi diciamo anche che diversamente dal calcio italiano, le persone tendono a non tifare per le classiche tre o quattro squadre più forti della nazione, ma seguono la squadra della loro città o, nel caso di Londra, del loro quartiere, indipendentemente da quanto forte è.
Nella capitale ci sono ben 5 squadre che giocano nella loro Serie A e tante altre nei campionati inferiori. Questo sport da quelle parti è vissuto visceralmente, è una forma di aggregazione e la partita di calcio è il loro sabato pomeriggio. Andare a vedere una partita può rivelarsi più affascinante di quanto si possa credere: lo stadio che esulta ad un goal come se fosse una persona sola, il negozio ufficiale della squadra sotto gli spalti con qualsiasi tipo di gadget, i panini e la birra prima di entrare sono capaci di far vivere un diverso pomeriggio all’inglese.
Spero che queste righe vi abbiano fatto scoprire qualcosa di diverso su una delle capitali europee più visitate, se è così fatecelo sapere con un commento, ci farebbe molto piacere.
Agnese
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0 commenti
marilena
Certo, è una città tutta da vedere e tornarci più volte. Bravi !