Treviso,  Veneto,  Vicenza

Mezza giornata nella Pedemontana | Monfumo e Bassano del Grappa

In una normale domenica d'autunno ci siamo voluti addentrare nella Pedemontana e in mezza giornata siamo stati prima a Monfumo e poi a Bassano del Grappa. Ammettiamo però che per vedere bene Bassano servono più di due ore.

Monfumo

Monfumo, un paesino situato sui Colli Asolani vicino alle Prealpi Venete, su due piedi non ha moltissimo da offrire. Siccome a noi piace cercare posti poco frequentati, siamo andati comunque alla scoperta di questo piccolo centro abitato che sapevamo non ci avrebbe completamente delusi anche solo per la sua posizione in mezzo ai colli della Marca Trevigiana, per noi una delle zone più suggestive della Provincia di Treviso.

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La storia di Monfumo si sviluppa quasi esclusivamente nel Medioevo con due famiglie di spicco, i Maltraverso e i Da Castelli, le quali avevano due feudi ora non più esistenti. 

Al posto del castello dei Maltraverso oggi si trova la settecentesca chiesa di San Nicola dove sono presenti alcune opere tra cui due angeli sull’altare maggiore scolpiti da Perin Canova, nonno dello scultore Antonio Canova. Purtroppo, però, con la fortuna che abbiamo, la chiesa era chiusa.

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Andando oltre, siamo saliti sulla cima vera e propria del colle dove si trova la Croce del Giubileo e un curioso osservatorio che non ci aspettavamo di trovare il quale indica ciò che si vede da quel punto, ovvero i vari monti tra cui il Monte Grappa, la Rocca di Asolo, la Piana del Cansiglio ecc. 

A meno che non ci sia sfuggito (ma abbiamo guardato e riguardato) non è segnato tra le frecce dell’osservatorio, ma da qui si può vedere spuntare da dietro un colle il Tempio Canoviano di Possagno. Possiamo affermare che questa è una buonissima posizione per una vista su una Marca Trevigiana a dir poco stupenda.

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Monfumo oltre ad essere vicino ad Asolo, un bellissimo borgo facente parte del club I Borghi più Belli d’Italia che consigliamo a tutti di vedere, si trova ancora più vicino a Maser, il quale comune vanta la presenza di una delle famose ville venete palladiane: la Villa di Maser o Villa Barbaro, Patrimonio dell’Umanità.

Bassando del Grappa

Successivamente, essendo relativamente vicini, abbiamo fatto una toccata e fuga a Bassano del Grappa. Per la sua popolazione risulta essere uno dei centri abitati più grandi del Veneto dopo i capoluoghi di provincia; si trova ai piedi delle Prealpi, tra l’Altopiano di Asiago e il Monte Grappa, ed è attraversato dal Brenta, fiume grazie al quale questa città ha una storia millenaria poiché si è sviluppata sulle sue sponde. I primi insediamenti risalgono al XI-IX secolo a.C.

Essendo una città molto ricca di storia, i monumenti sono tanti e, avendo poco tempo, ci siamo concentrati sui due principali: il Castello degli Ezzelini e il Ponte Vecchio.

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I primi segni di fortificazione che portarono poi al Castello degli Ezzelini risalgono all’anno 998, è stato operativo durante le dominazioni degli Scaligeri, dei Visconti e infine della Repubblica di Venezia. Dai primi anni del ‘500 venne abbandonata la sua funzione militare e questo abbandono favorì lo sviluppo commerciale e artigianale nella città all’interno delle mura.

Il Ponte Vecchio, conosciuto anche come Ponte di Bassano, attraversa il Brenta ed è presente sul posto dal 1209. Subì diverse demolizioni e ricostruzioni per svariati motivi come le piene del fiume, azioni militari ecc; l’attuale ponte è stato ricostruito su un progetto di Andrea Palladio. 

La sua notorietà è dovuta soprattutto per la rappresaglia messa in atto dai partigiani durante la Resistenza il 17 febbraio 1945 e nel 1948 venne ricostruito per volontà degli Alpini, per questo motivo è conosciuto anche con il nome di Ponte degli Alpini

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Come cittadina ci è piaciuta molto, nonostante la giornata uggiosa era piena di gente e abbiamo trovato diverse iniziative in atto come un mercatino di prodotti biologici nella Piazza della Libertà, una mostra fotografica sotto al porticato del municipio, la camminata della ronda lungo le mura aperta al pubblico gratuitamente e una mostra di arte contemporanea sempre nel castello.

La nostra breve ma intensa mezza giornata si è conclusa con una pizzetta mangiata guardando dal Ponte Vecchio il Brenta che scende dalle montagne e fa ingresso con la sua imponenza, proprio da Bassano, nella Pianura Padana, per poi proseguire per Padova e sfociare a Chioggia nel Mar Adriatico.

In conclusione, abbiamo passato una interessante mezza giornata ad ammirare le bellezze della nostra terra, a renderci conto di quanta storia e quanta arte sia presente anche nei posti più impensabili… il tutto alla bellezza di 10 euro, 4 per le pizzette e 6 per il gas. 

Speriamo che questo articolo vi abbia dato uno spunto su cosa poter fare e/o vedere nel caso abbiate voglia di uscire di casa ma non di spendere molti soldi. Alla prossima!

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