
Itinerario | 7 giorni tra Austria e Slovacchia – Bratislava
Il giorno precedente alla nostra partenza per il ritorno a casa lo abbiamo passato a Bratislava, la capitale della Slovacchia, a un'ora di treno da Vienna.
Giorno 6 – Bratislava
Abbiamo sfruttato un’offerta che permette di fare la tratta Vienna-Bratislava, andata e ritorno, in treno. Questa offerta consiste in un biglietto unico del costo di 16€ (2017) che comprende anche i mezzi pubblici nella capitale slovacca.
Dalla mattina al pomeriggio è disponibile un treno ad ogni ora circa, mentre dalle ore 19 i tempi si allungano. L’ultima corsa per il ritorno a Vienna è alle 22:37, questo permette di passare una giornata nella città, in quanto è piccola e non richiede molti giorni per visitarla.
Ci sono diverse opzioni, quella che abbiamo utilizzato noi è quella di base, prevede il rientro a Vienna entro 4 giorni e non è da obliterare in quanto il controllore passa sempre e segna l’utilizzo del biglietto.
La durata del ticket permette di passare una o più notti a Bratislava, un’esperienza che vi consigliamo e che ci dispiace non aver potuto provare per questioni di tempo. Quando arriva la sera si accendono gli animi di festa e la città è ancora più bella e accogliente.
L’abbiamo trovata una capitale tranquilla e secondo noi una visita completa la si può fare in una giornata concludendola con la serata tra le piazze e i vicoli in festa. Ovviamente noi stiamo parlando per il periodo estivo, essendo una zona con clima rigido d’inverno, non sappiamo com’è la sua vita in altri mesi dell’anno.
Siamo arrivati a Bratislava verso le 11:00 di mattina dopo aver perso per un soffio il treno delle 9 e, preso il bus numero 93 di fronte alla stazione, siamo scesi in prossimità del castello, simbolo della città, per il quale poi ci siamo incamminati. Questo, se non avete mai fatto caso, si trova in alcune monete slovacche.
La prima difficoltà che abbiamo riscontrato è stata la lingua in quanto l’inglese non è ancora così diffuso, infatti con le persone con cui ci è capitato di parlare non è stato facile capirsi, ma in qualche modo ce la si fa.
Il Castello di Bratislava si trova su di una collina nel centro storico della città e si affaccia sul Danubio, l’imponente fiume che domina il centro Europa, attraversato dal Nový Most, il ponte nuovo, il quale collega la Città Vecchia al quartiere dell’epoca socialista, ben visibile per i palazzoni squadrati e tutti uguali.
Se il tempo è bello e la vista è buona dicono che da qui si riescono a vedere Vienna e anche la vicina Ungheria, ma avendo trovato una giornata nuvolosa non sappiamo dirvi se effettivamente è così. Siamo rimasti colpiti, però, dal fatto che si nota in maniera molto definita la fine della città oltre la quale c’è solo vegetazione. Dal castello si può vedere molto bene questo particolare.
Il castello fu fatto costruire nel X secolo e, come lo vediamo oggi, è opera di una ristrutturazione avvenuta nel 1953, dopo oltre un secolo di abbandono dovuto ad un incendio.
Scendendo verso la Città Vecchia siamo passati davanti alla Chiesa di San Martino, di cui vi parleremo più tardi, e successivamente, perdendoci per le stradine, ci siamo diretti nella piazza principale chiamata Hlavné námestie.
In questa piazza, circondata da grandi palazzi tra cui il Vecchio Municipio caratterizzato dalla torre, si trova la Fontana di Roland dove è presente una statua che secondo una leggenda, in determinati periodi dell’anno, cammina in giro per la città. Qui, inoltre, abbiamo trovato la prima delle diverse statue bizzarre che sono state posizionate in giro per la capitale: il Soldato Napoleonico appoggiato alla panchina.
Queste curiose sculture rappresentano personaggi simpatici, in posizioni divertenti, a grandezza naturale. Inizialmente sono state installate per rallegrare le persone dopo l’era comunista, ora sono una simpatica attrazione che porta la gente a fare la caccia al tesoro per trovarle.
Noi siamo riusciti a vedere, oltre al soldato, Cumil il Guardone, il quale esce da un tombino per spiare le persone. Se si cerca meglio però si può trovare il Paparazzo, lo Schernitore e infine Andersen, lo scrittore che proprio a Bratislava scrisse La Piccola Fiammiferaia.
Successivamente siamo stati nella Piazza Hviezdoslav, più grande della precedente, con più verde e più alberi e dove si affaccia il Teatro della Filarmonica. Da qui, incuriositi per la sua particolarità, siamo andati a vedere la Chiesa Blu (Chiesa di Santa Elisabetta) che vista esternamente sembra fatta di marzapane, in stile Art Nouveau costruita nei primi anni del ‘900. Purtroppo però l’abbiamo trovata chiusa.
In seguito abbiamo visitato la Chiesa di San Martino, il duomo di Bratislava, la più importante, la quale è stata per circa 300 anni la chiesa dell’Incoronazione dei re d’Ungheria, tra cui Maria Teresa d’Austria. Per questo motivo sulla cima del campanile è presente una copia della corona imperiale ungherese ricoperta d’oro. Un po’ triste, però, è il fatto che per costruire il ponte nuovo hanno fatto passare la strada principale esattamente davanti alla cattedrale, sbarrando l’ingresso e accantonandola un pochino.
Il suo stile è gotico e al suo interno ha tre navate e quattro cappelle periferiche. Una cosa curiosa presente all’interno, invece, è una vetrata sul pavimento nella navata destra che mostra dei resti umani trovati sul posto, probabilmente per la presenza di un cimitero di alcuni secoli fa.
Infine siamo passati sotto alla Porta di San Michele, l’unica rimasta delle 4 originarie a segnare l’ingresso nella città. Sulla porta sono presenti le statue di San Michele e il Drago e sul pavimento esattamente sotto alla porta è presente una rosa dei venti che indica le distanze dalle città più importanti.
Per concludere la nostra giornata slovacca abbiamo cenato al Prašná bašta, un ristorantino carino nei pressi della Porta. Se vi trovate nei dintorni e non sapete dove mangiare qualcosa di tipico ve lo consigliamo; per arrivarci bisogna seguire alcune indicazioni all’interno di un portico e vi sembrerà di esservi persi nella casa di qualcuno, ma in realtà non è difficile da raggiungere. Qui abbiamo mangiato gli gnocchi con il formaggio di pecora e un tortino di carne di maiale e patate, deliziosi!
Dopo cena siamo andati direttamente in stazione dove abbiamo preso il treno per tornare a Vienna e da dove, il giorno dopo, siamo ripartiti per tornare a casa.
In conclusione, Bratislava ci è piaciuta moltissimo e consigliamo a tutti di passarci almeno una giornata. E’ piccolina, tranquilla e soprattutto è in piena ricostruzione, quindi tra qualche anno sarà ancora più bella! I prezzi sono molto accessibili e di conseguenza è alla portata di tutti.
Con questo si conclude il nostro viaggio tra Austria e Slovacchia, ma abbiamo visitato ben poco rispetto a quello che questi Paesi offrono, perciò ci torneremo sicuramente in futuro.
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